“Never Surrender, Mai Arrendersi!” è la frase che spesso mio padre mi ripeteva durante i momenti di sconforto, quando gli raccontavo di qualche difficoltà che incontravo nella vita.
E’ una frase che ho fatto mia ormai. Quando mi lamento per qualcosa che non va, un problema nuovo si presenta, mi trovo a sorridere dentro di me, quasi sentendo realmente la sua voce nell’orecchio che mi sprona a non mollare, a risolvere le difficoltà ed andare avanti.
Questo motto è nello spirito del Vovinam Viet Vo Dao, disciplina marziale che pratico da anni.
Ho 46 anni e per quasi metà della mia vita il Vovinam è stato mio compagno di vita.
Praticare un’Arte Marziale è paragonabile ad un cammino, che, si comprende veramente solo dopo averlo iniziato, non avrà mai fine.
Un cammino spesso lento, ricco di incontri, compagni con cui si condivide una parte del viaggio, costellato anche di cadute, deviazioni, fermate e ripartenze.
La progressione stessa delle cinture, degli esami, è lì ad indicarcelo: dopo un esame, un risultato, una prova, se ne apre una nuova, con altre tecniche, da allenare, imparare, fare nostre, per prepararci allo step successivo. E così ancora e poi ancora. Un po’ come nella vita.
E’ con questo spirito che fra qualche giorno saluterò la mia famiglia e mi imbarcherò su un volo (o meglio due, compreso un lungo scalo previsto in Qatar), che mi porterà insieme ai miei amici in Vietnam, ad Ho chi Minh City, per sostenere il 22 Novembre, l’esame di 4°Dang, il primo livello di Maestro di Vovinam Viet Vo Dao.
Una nuova esperienza, da vivere insieme a chi da molti anni condivide con me questa passione e questo cammino: il mio Maestro ed i miei compagni di allenamento. Ovviamente il pensiero correrà spesso a casa, dove mia moglie e le mie figlie mi attenderanno.
E’ la prima volta che mi reco in Vietnam. Per anni ho sentito i racconti dei miei amici che già erano stati lì, per sostenere esami od allenarsi. Questa per me è la cosa più emozionante, poter respirare il Vovinam nei luoghi e fra la gente che lo ha visto nascere. I luoghi di un popolo fiero, in cui ormai quasi novant’anni fa, un uomo dal cuore indomito ha codificato un nuovo metodo marziale che fosse identitario del Vietnam, ma non per il solo Vietnam, bensì per il mondo intero.
In questa fase del cammino, questo passaggio mi porta a riflettere sulla strada percorsa, rivedere mentalmente le ore di allenamento, sudore.
Sacrifici sopportati per un obiettivo che è quello di plasmare il nostro corpo e mente per crescere, scoprirsi, migliorarsi, comprendersi.
Sono consapevole che questo esame sarà rilevante, non solo per la difficoltà della prova, ma perché segna indelebilmente un momento di passaggio, che porta con sé, in caso di successo, nuove responsabilità.
Un lungo viaggio, quello del Vovinam, dove il viaggio stesso è la vera meta e bisogna imparare a goderselo.
Meglio se in buona compagnia 😉.

di Alberto Fattiboni